Makeup per la danza del ventre: chiacchiere tra i pennelli!
La notizia della riapertura dei teatri ci fa già sognare: abiti con paillettes, trucco e parrucco. Allora quale momento migliore per parlare di qual è il miglior makeup per la danza del ventre? Ne parliamo con una MUA davvero speciale!
Io e Veronica ci conosciamo da tantissimi anni: stessa scuola alle superiori e classi quasi sempre vicine, gite insieme, ricreazioni e chiacchiere. Poi il tempo fa, inevitabilmente, prendere strade diverse e pur sentendoci meno nel tempo, siamo sempre rimaste -seppur a distanza- in contatto.
Veronica, come me e come tantissime persone della nostra generazione, conduce una “doppia vita”, un doppio lavoro: docente di lingue la mattina e Make Up Artist nel resto della giornata!
Volevo parlare di trucco, ma non solo e per questo ho scelto di presentarvi proprio lei: certa che ve ne innamorerete sia per la sua personalità, sia per il suo talento e sia per la sua storia..!
Vi presento @Veromakeupart
Eleonora Amira: Io ti conosco da anni, ma.. come ti presenteresti se non ti conoscessi? 🙂
Veronika: Sono Veronica, romana doc, professoressa e makeup artist. Sulla mia tavola non manca mai né un piatto di carbonara, né qualche qualche libro, né pennelli e rossetti.
Con tempistiche diverse ovviamente
La mia passione per il make-up nasce per caso. Iniziai a vedere qualche tutorial di Clio, i primissimi su YouTube, per trovare qualche suggerimento nell’utilizzo dei prodotti che avevo comprato nel tempo e che non ero riuscita ad utilizzare. Da lì ho iniziato a truccare prima me stessa poi le amiche, per provare fisionomie differenti e mettermi alla prova. In quel periodo però il percorso universitario aveva la priorità e mi ero riproposta che, alla fine della carriera di letteratura e traduzione, avrei comunque frequentato una scuola di makeup affinché i miei investimenti, di tempo e prodotti sempre più professionali acquistati negli anni, venissero comunque riconosciuti ufficialmente. E così è stato.
Veronica e veromakeupart: due anime in una persona sola!
E.A.: Cosa hai studiato per diventare una Makeup Artist?
V.: Ho frequentato l’accademia del makeup di Terni. Ottima scuola con validissimi insegnanti, con alcuni dei quali riesco ancora a sentirmi. Sono stati periodi di sacrifici poiché rientravo a Roma tutti i giorni facendo la pendolare.
E.A.: All’inizio dicevo che nella nostra generazione, proprio come me e te, molte persone svolgono un doppio lavoro. Ho spesso parlato della mia esperienza, tu come definiresti la tua? Professoressa e make-up artist sono due personalità e attività che possono convivere?
V.: Insegnare e occuparsi della bellezza possono camminare parallelamente. Il punto in comune è voler contribuire nell’aiutare gli altri, attraverso un contributo culturale da un lato e con un estro equilibrato dall’altro.
E.A.: Hai mai avuto paura di un eventuale “pregiudizio” da parte dei tuoi studenti?
V.: Cerco il più possibile di omettere ciò che sono al di fuori della classe, poiché ritengo sia meglio non fuorviare il ruolo di guida nonché educatore. I ragazzi tendono (per via della loro effimero processo esperienziale) a categorizzare le persone ma qualora dovesse essercene l’occasione, potrei confidar loro questo “segreto”.
Makeup e danza: segreti e suggerimenti
E.A.: Tu, oltre alla passione del make-up hai anche avuto da sempre la passione per la danza, visto che qui ci leggono tantissime ballerine vuoi dare qualche consiglio per un perfetto trucco di scena? Cosa è importante fare per un makeup per la danza del ventre da utilizzare sul palco?
V.: Sì, ho praticato danza da quando avevo 4 anni poi a causa della pandemia la scuola di danza che ero solita frequentare ha dovuto chiudere, altrimenti avrei continuato sicuramente!
Il trucco di scena è indubbiamente quello più appassionante e creativo da realizzare. L’utilizzo di prodotti waterproof è essenziale in quanto il sudore non farebbe perdurare nessun prodotto altrimenti.
Consiglio di prediligere fondotinta in crema da combinare con cipria in polvere o polvere di riso così da fissare maggiormente il fondo. Creare volumi marcati con terra ed illuminante permetterà che il trucco possa essere ben distinto anche in galleria! Inoltre, tra un’esibizione e l’altra consiglio di tamponare il sudore in eccesso con una velina e poi con la cipria. Per quanto riguarda gli occhi, si può calcare la mano. Via libera a glitter e brillantini, riflettendo le luci creano un gioco di colori davvero strabiliante.
E.A.: Ci sono dei segreti per fissare il trucco e farlo durare il più possibile durante le performance?
V.: A parte fissare i prodotti in crema con quelli in polvere (se uso l’ombretto nero in crema dovrò “bloccarlo” con uno nero in polvere) consiglio una spruzzata di lacca non solo sui capelli ma anche in viso.
Trattenete il respiro e chiudete gli occhi mi raccomando!!
Makeup per la danza del ventre: quali differenze con quello “standard”?
E.A.: Nella danza del ventre, oltre ai teatri, si danza spesso nei ristoranti e nei locali dove la gente è più vicina alla ballerina. Consiglieresti lo stesso trucco da usare in teatro?
V.: Il trucco teatrale presuppone un pubblico ad una distanza maggiore rispetto a quello in un locale e quindi richiede una saturazione dei colori e quantità di prodotti molto più consistente e stratificata. Nelle esibizioni più ristrette consiglierei un makeup intenso, come uno smokey, senza esagerare.
E.A.: Se ti chiedessero un “trucco” arabo, che caratteristiche ritieni imprescindibili per renderlo perfetto? E come lo realizzeresti?
V.: Innanzitutto, il trucco arabo prevede una drammatizzazione del makeup occhi cercando il più possibile di allungarli. Le donne arabe enfatizzano quella parte proprio perché, spesso, è l’unica scoperta.
La pelle del viso, in questo tipo di trucco, deve essere priva di imperfezioni, le labbra ben evidenziate con colori caldi. La stratificazione accurata dei prodotti fa la differenza nel risultato.
Per chi volesse ispirarsi al trucco arabo per realizzare un makeup per la danza del ventre consiglio di puntare sull’attenzione alla durata e all’intensità dei colori degli ombretti: consiglio un primer occhi o, in mancanza di quest’ultimo, un correttore da stendere sulla palpebra mobile e fissa.
E per chiudere.. un consiglio!
Eleonora Amira: Che consiglio daresti a chi vuole provare un percorso simile al tuo?
Veronica: Inseguite i vostri sogni e le vostre inclinazioni, seppur fra critiche e giudizi. Bisogna lottare per trasformarsi in chi si vuole essere davvero!
Tutte le modelle fotografate in questo articolo sono state truccate da Veronica, che esegue anche trucchi per shooting fotografici e matrimoni. Seguite la mia e la sua pagina Instagram perché presto, con Veronica, faremo qualcosa di veramente speciale insieme, dedicato a tutte voi!
No Comments